Laurearsi e ottenere il nostro primo lavoro in una clinica o iniziare la specializzazione all’interno di un grande centro veterinario è una vera sfida. La responsabilità che pesa sulle spalle del veterinario (o di qualunque altro professionista sanitario) può portare alla sindrome dell’impostore: credere di non meritare di essere arrivati fin là e che si sia trattato solo di fortuna.
La sindrome dell’impostore è un pattern psicologico che colpisce in particolare i neolaureati e chi prosegue negli studi, in special modo, come prevedibile, in una carriera tanto impegnativa quanto quella veterinaria. Domande del tipo: “Sarò abbastanza capace per questa specializzazione?” “Sarò all’altezza delle aspettative che ripongono su di me?”, e pensieri come: “Non sono in gamba quanto questo o quello”, “Se sono qui lo devo solo alla fortuna, quando scopriranno che non sono all’altezza sarà la fine, e dovrò dimettermi” sono dubbi che possono tormentarci in qualunque momento del nostro percorso professionale.
Secondo la Arizona State University: “la sindrome dell’impostore è ampiamente prevalente tra chi segue un percorso accademico e la percentuale sia di studenti universitari, sia di professori o assistenti che riporta di aver avuto esperienza con questo fenomeno è significativa”, e colpisce almeno il 70% dei professionisti, a un certo punto della loro carriera.
La sindrome dell’impostore è ampiamente prevalente tra chi segue un percorso accademico e colpisce quasi il 70% dei professionisti, a un certo punto della loro carriera.
Come agiscono e ragionano i neolaureati affetti da sindrome dell’impostore?
Che tu sia uno studente, un tirocinante, uno specializzando, o che stia già lavorando a tempo indeterminato, è importante conoscere questo fenomeno in quanto può influire sul tuo sviluppo professionale. La sindrome dell’impostore può manifestarsi nei modi seguenti:
Tendenza ad evitare nuove sfide. Potresti cercare di evitare nuove sfide o di farti carico di compiti o mansioni che esulano dalla tua comfort zone, per paura di fallire.
Sminuire i tuoi successi. Se in un qualche modo stai soffrendo di sindrome dell’impostore, avrai la tendenza a credere che i traguardi che hai raggiunto siano frutto di coincidenze fortunate, anche se i fatti dicono tutt’altro.
Mettere in dubbio di essere la persona giusta per l’opportunità che ti è stata offerta. Potresti iniziare a domandarti se non sarebbe stato più adatto qualcun altro, anche se i tuoi risultati accademici e le tue competenze dimostrano il contrario.
8 Suggerimenti per superare la sindrome dell’impostore da neolaureato
- Innanzi tutto, considera che non sei l’unica persona in questa situazione. La sindrome dell’impostore è diffusa dai neolaureati ai premi Nobel. Se ne parla raramente perché le persone che ne soffrono lo tengono nascosto, per imbarazzo o perché hanno paura di essere smascherate. Tuttavia, quando qualcuno ne parla per primo, gli altri sono sollevati dallo scoprire di non essere i soli.
- Tieni traccia dei traguardi che hai raggiunto. Prendere nota dei tuoi successi è più importante di quanto pensi. Puoi usarli come riferimento per il tuo CV, ad esempio, o per ricordare a te stesso, nelle “giornate no”, quello che sei riuscito a fare e che meriti.
- Esci dalla tua comfort zone. Accogli nuove sfide, magari offrendoti volontario per condurre un dibattito o assumere la leadership di un gruppo.
- Trova un mentore. Trova un mentore che ti ascolti, ti consigli e ti guidi lungo il tuo percorso accademico e professionale. Se hai già una figura di riferimento, parlale di quello che ti preoccupa. Può aiutarti a identificare i tuoi successi, offrendoti un supporto e una guida.
Accettare la mancanza di esperienza, trovare un mentore e tenere traccia dei traguardi raggiunti fino a quel momento sono piccole strategie che ti aiutano a superare la sindrome dell’impostore.
- Accetta il fatto di non avere (ancora) esperienza. Quando inizi un nuovo lavoro, se all’inizio della formazione clinica o prendi un nuovo ruolo, c’è sempre una curva d’apprendimento. Ricorda che è normale e che lo sa bene anche chi ha risposto la sua fiducia in te. Un buon capo non ti darebbe delle responsabilità che non sei in grado di assumerti. E se lo fa, ammettere la tua mancanza di esperienza riguardo un particolare aspetto dimostrerà un approccio attento e responsabile al lavoro.
- Accetta che è normale sbagliare, qualche volta. Ricorda quante volte hai capitombolato mentre imparavi ad andare sui pattini o in bicicletta. Cerca di fare in modo che la paura di cadere non ti impedisca mai di rimontare in sella a quella famosa bici.
- Ricorda di celebrare i tuoi successi. Ricorda sempre di celebrare i tuoi successi, che sia con un amico, con qualcuno della tua famiglia o con un collega di corso.
- Tieni da parte un po’ di sindrome dell’impostore per il futuro. Preserva un pizzico di umiltà per tenere sempre un equilibrio tra sindrome dell’impostore e supponenza. Una sincera modestia ti consentirà di restare con i piedi ben ancorati a terra durante tutta la tua carriera professionale.
Vuoi saperne di più sulla sindrome dell’impostore? Scopri l’articolo di HappyVet Project Cos’è la sindrome dell’impostore nella medicina veterinaria?
Fonti
- Naser MJ, Hasan NE, Zainaldeen MH, Zaidi A, Mohamed YMAMH and Fredericks S (2022) Impostor Phenomenon and Its Relationship to Self-Esteem Among Students at an International Medical College in the Middle East: A Cross Sectional Study. Front. Med. 9:850434. doi: 10.3389/fmed.2022.850434
- Best practice: Developing resilience and overcoming imposter syndrome. In Arizona State University
https://graduate.asu.edu/graduate-insider/best-practice-developing-resilience-and-overcoming-imposter-syndrome
- Did I Really Do That? – Overcoming Impostor Syndrome as A Graduate Student. Fatim Lelenta. In NYU Wasserman Blog.
https://nyuwassermanblog.com/2020/04/24/did-i-really-do-that-overcoming-impostor-syndrome-as-a-graduate-student/